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Capita abbastanza di frequente che genitori allarmati si rivolgano al dentista per la presenza di macchie scure sui denti dei propri bimbi. Il più delle volte sono carie e in tal caso origine e soluzione del problema sono note a tutti. Altre volte accade però che queste macchie non siano associate a “buchi” del dente e si localizzino sulla superficie esterna dei denti, per lo più in prossimità della gengiva. Di cosa si tratta? Sono le cosiddette 𝘽𝙡𝙖𝙘𝙠 𝙎𝙩𝙖𝙞𝙣s (macchie nere), fenomeno caratterizzato dalla comparsa di pigmentazioni nero-marroni ad aspetto lineare tipicamente separate, localizzata prevalentemente sul colletto e sulla superficie esterna ed interna del dente.
Si ritiene che il pigmento scuro alla base di queste macchie derivi dall’interazione tra batteri cosiddetti cromogeni (ovvero che producono una sostanza colorante capace di tingere il substrato in cui essi vivono) e gli ioni ferro presente all’interno del cavo orale. Alcuni alimenti a PH molto acido, come ad esempio i pomodori o i succhi di frutta possono inoltre influire sullo sviluppo di questa condizione batterica, provocando l’alterazione superficiale dello smalto sotto forma di microruvidità, che quindi facilita l’adesione della placca e/o delle macchie.
Le Black Stains possono interessare sia i denti decidui (con una prevalenza che varia dal 2 al 16%) che quelli permanenti ma tendono a regredire con lo sviluppo puberale a causa del variare della flora batterica. Se da un lato queste macchie hanno un fastidioso effetto antiestetico, d’altro canto sembrerebbe che chi ne è portatore sia più protetto dalla carie rispetto a chi non le presenta. Ciò sembrerebbe riconducibile ad alcuni fattori:

– una predominanza significativa di batteri cromogeni rispetto ai batteri responsabili della carie;

– un effetto cariostatico del ferro (cioè capace di arrestare lo sviluppo della carie)che ricoprendo la superficie del dente in più strati, fornirebbe una protezione dai prodotti acidi;

– maggiore capacità tampone della saliva (cioè di neutralizzazione degli acidi della placca batterica) dei soggetti con Black stains, con conseguente impatto positivo nella protezione dalla carie.

Alla luce di quanto scritto, cari genitori potete dunque stare tranquilli perché queste macchie non sono una patologia! Il trattamento, che ha solo finalità di carattere estetico, consiste in sedute di igiene professionali da ripetersi periodicamente poiché tale colorazione tende ad riapparire frequentemente. Un ulteriore valido aiuto sembrerebbe essere rappresentato dall’assunzione di preparati probiotici a base di Lattoferrina che, sottraendo ferro all’ambiente orale, ne preverrebbe la formazione.